NEMICI…TRA LE MURA AMICHE
Scottature
Forno, grill, tostapane, ferro da stiro, la marmitta ancora calda di un ciclomotore, la possibilità di restare scottati da un dispositivo di uso comune è molto più alta di quanto si possa in prima analisi sospettare: sono infatti più di 3 milioni gli incidenti domestici e tra questi i più diffusi sono proprio le piccole ustioni dovute alla disattenzione. A seconda della loro gravità, le ustioni sono così classificate: di 1° grado, quelle più lievi in cui non sono presenti le vesciche; di 2° grado, che oltre ad interessare lo strato superficiale della pelle, danneggiano anche lo strato immediatamente sottostante e producono vesciche con liquido e, infine, quelle di 3° grado che sono le più gravi sia per estensione sul corpo, sia per la completa distruzione della pelle in tutto il suo spessore.
I SINTOMI PIÙ DIFFUSI
Nelle piccole ustioni - quelle riconducibili al 1° grado di gravità e al 2° grado superficiale - i sintomi sono:
- Arrossamento
- Bruciore dell'epidermide
- Sensibilità e dolore al contatto
Il nostro consiglio
Le ustioni più lievi hanno bisogno di acqua fredda per ridurre l’arrossamento e il gonfiore che si determina quando la pelle entra in contatto diretto con fonti vive di calore. Una volta completato il ciclo di impacchi, è consigliato impiegare un preparato a base di idrocortisone per lenire il dolore e ridurre il senso di prurito residuo.

Ancora qualche suggerimento ...
- Raffreddare la parte sotto l’acqua corrente consente di rallentare la progressione della lesione causata dal calore;
il raffreddamento tramite acqua corrente deve avvenire entro i 30-60 minuti dal contatto e deve durare per almeno 10 minuti. - Evitare il ghiaccio, poiché il brusco calo di temperatura può danneggiare ulteriormente i tessuti.